Filler Occhiaie
Borse, occhiaie e cerchi scuri hanno un impatto notevole sull'estetica del viso perché conferiscono al paziente un aspetto perennemente stanco ed invecchiato.
Tali inestetismi sono in genere “costituzionali”, presenti cioè già in giovane età, destinati poi a peggiorare con l’avanzamento degli anni.
Una simile condizione è caratteristica dei pazienti che per motivi di lavoro o studio sono inevitabilmente costretti a trascorrere tante ore della giornata davanti lo schermo di un computer. Inoltre, costituiscono fonte di grande insicurezza per i pazienti, che quindi provano a nasconderli con il trucco e risultati insoddisfacenti.
Ad oggi, la procedura non invasiva che meglio consente di correggere questi “difetti” è il filler, una tecnica di riempimento mini-invasiva.
Il trattamento consiste nell'iniezione di sostanze riempitive riassorbibili (acido ialuronico) nell'area periorbitaria attraverso una micro-cannula, con l’obiettivo di rimodellare l'area di transizione tra palpebra inferiore, guancia e solco naso-lacrimale, noto anche come “tear trough”. In questo modo, vengono ripristinati il volume, la tonicità, il turgore e l'armonia tipici di visi giovani e naturali.
Un altro possibile trattamento non chirurgico, utilizzabile per le occhiaie ed i cerchi scuri, è il peeling specifico per l'area orbitaria, una tecnica mirata all'esfoliazione della pelle basata sull'uso di sostanze chimicamente attive.
Molti pazienti associano entrambe le procedure, con risultati più che soddisfacenti
Domande Frequenti
E’ un trattamento traumatico?
Non è per niente un trattamento traumatico ed è completamente indolore.
La regione periorbitaria è sicuramente una zona del viso molto delicata, ma si
possono utilizzare sia aghi molto piccoli sia agocannule smusse , capaci di prevenire qualsiasi comparsa di eventuali piccole ecchimosi o lividi transitori.
Nel mio caso, eseguo questo trattamento solo ed esclusivamente con agocannula
Quali sono le controindicazioni per tale trattamento?
E’ un trattamento definitivo?
Il filler in regione periorbitaria, cosi come qualsiasi trattamento a base di acido
ialuronico, non costituisce un trattamento definitivo in quanto prevede l'iniezione di sostanze riassorbibili. La durata è di circa 8-10 mesi. Se il paziente, invece, preferisce un intervento definitivo è necessario ricorrere alla chirurgia. In questo caso parliamo di blefaroplastica chirurgica
E se il risultato non dovesse piacermi, esiste un modo per ritornare a come ero prima?
Fortunatamente, la medicina estetica offre un valido rimedio che consiste nella somministrazione di una sorta di “antidoto”, chiamato ialuronidasi, un enzima capace di rendere reversibile l’effetto dell’acido ialuronico annullando gli effetti delle complicanze dovute alla sua iniezione, ripristinando lo stato “originale” prima del trattamento.
La ialuronidasi basa il suo meccanismo di azione sulla capacità di rompere i legami tra i costituenti dell'acido ialuronico, provocandone lo "scioglimento" ed il successivo riassorbimento del filler.
La procedura è ambulatoriale, assolutamente indolore, e consiste nell'iniezione di poche quantità di questa sostanza proprio all'interno dell'area interessata dall’ipercorrezione.
L’immediatezza e l’efficacia della procedura permette di riacquisire la naturalezza e l'aspetto estetico di partenza